Effetto della frazione di eiezione sugli esiti clinici nei pazienti trattati con Omecamtiv Mecarbil nello studio GALACTIC-HF


Nello studio GALACTIC-HF ( Global Approach to Lowering Adverse Cardiac outcomes Through Improving Contractility in Heart Failure ) ( n=8.256 ), l'attivatore della miosina cardiaca, Omecamtiv Mecarbil, ha ridotto significativamente l'endpoint composito primario ( PCE ) di tempo al primo evento di insufficienza cardiaca o morte cardiovascolare nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ) ( inferiore o uguale al 35% ).

Lo scopo di uno studio è stato quello di valutare l'influenza della frazione d'eiezione al basale sull'effetto terapeutico di Omecamtiv Mecarbil.

Gli esiti nei pazienti trattati con Omecamtiv Mecarbil sono stati confrontati con placebo in base alla frazione di eiezione.

Il rischio di endpoint composito primario nel gruppo placebo è stato quasi 1.8 volte maggiore nel quartile di più bassa frazione di eiezione ( minore o uguale al 22% ) rispetto al quartile di più alta frazione di eiezione ( maggiore o uguale al 33% ).
Tra i sottogruppi pre-specificati, la frazione di eiezione è stata il modificatore più forte dell'effetto del trattamento di Omecamtiv Mecarbil sull'endpoint composito primario ( interazione come variabile continua, P=0.004 ).

I pazienti trattati con Omecamtiv Mecarbil hanno presentato un effetto del trattamento relativo e assoluto progressivamente maggiore man mano che la frazione di eiezione al basale diminuiva, con una riduzione del rischio relativo del 17% per l'endpoint composito primario nei pazienti con frazione di eiezione al basale minore o uguale al 22% ( n=2.246; hazard ratio, HR: 0.83 ) rispetto ai pazienti con frazione di eiezione maggiore o uguale al 33% ( n=1.750; HR: 0.99; interazione come frazione di eiezione in base ai quartili, P=0.013 ).

La riduzione assoluta dell'endpoint composito primario è aumentata con la diminuzione della frazioen di eiezione ( frazione di eiezione minore o uguale al 22%; riduzione assoluta del rischio, 7.4 eventi per 100 anni-paziente; numero necessario da trattare per 3 anni=11.8 ), rispetto a nessuna riduzione nel quartile di più alta frazione di eiezione.

Nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta, Omecamtiv Mecarbil ha prodotto un beneficio terapeutico maggiore in quanto la frazione di eiezione al basale è diminuita.
Questi risultati sono coerenti con il meccanismo del farmaco di migliorare selettivamente la funzione sistolica e rappresentano un'importante opportunità per migliorare gli esiti in un gruppo di pazienti a maggior rischio. ( Xagena2021 )

Teerlink JR et al, J Am Coll Cardiol 2021; 78: 97-108

Cardio2021 Farma2021



Indietro

Altri articoli

Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...


L’attività fisica è fondamentale nella gestione dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta e la camminata integrata nella vita quotidiana...



Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) riducono il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei...


ET-1 ( endotelina-1 ) è implicato nella fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca e della malattia renale. La sua importanza prognostica e la...


Nello studio DELIVER ( Dapagliflozin Evaluation to Improve the Lives of Patients With Preserved Ejection Fraction Heart Failure ), Dapagliflozin...


L'ipertensione apparente resistente al trattamento ( aTRH ) è prevalente e associata a esiti avversi nell'insufficienza cardiaca con frazione di...


L'Acetazolamide ( Diamox ) inibisce il riassorbimento tubulare prossimale del sodio e migliora la decongestionazione nello studio ADVOR ( Acetazolamide...


La pre-insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata ( pre-HFpEF ) è comune e non prevede una terapia specifica oltre...


L’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ) è in aumento in prevalenza ed è associata ad un...